LORENZO DILERNIA E QUEL SOGNO MAI SVANITO.
Abbiamo parlato di ritorni a casa, di abbracci, di obiettivi. Fin qui lo Stresa Vergante è un tourbillon di emozioni forti. Ma vi ricordate uno dei nostri hashtag più quotati? #sepuoisognarlopuoifarlo.
Non è proprio nostro, la sua paternità è di Walt Disney, che non ha bisogno di presentazioni. Se puoi sognarlo… il sogno. E ci ritroviamo immediatamente tutti bambini, in quell’infanzia dove sognare era affare quotidiano e dove si inizia a dare i primi calci al pallone. E quando al pallone affianchi il sogno, inevitabilmente la speranza di ogni bambino è quella di diventare Calciatore.
Ecco l’obiettivo del nostro Lorenzo Dilernia classe 2002, attaccante. Sono le sue stesse parole a guidarci nel percorso di vita e calcio fatto fino al suo arrivo a Stresa.
“E’ facile tracciare la mia carriera. Dai primi Calci al pallone e fino a vestire la maglia della formazione Primavera, ho giocato nell’Atalanta. Poi sono arrivato a Gorgonzola, nella Giana Erminio, fino a che due anni fa è retrocessa in serie D e quindi mi sono improvvisamente trovato senza una squadra”.
E’ come mettere una diga al fiume del sogno. L’acqua rallenta fino a fermarsi nel bacino che qualcuno ha creato e si adegua alla sua nuova condizione.
“Sono così approdato alla Rhodense, poi alla Sestese e al Verbano, in Eccellenza. Alla fine della scorsa stagione vengo contattato dallo Stresa“.
Come un temporale che trasforma il corso tranquillo di un fiume in una piena e, la diga, comincia a dare segni di cedimento.
“Ho capito di essere arrivato in una società ambiziosa e in me si è risvegliata la voglia di tornare ai livelli di quando ero all’Atalanta. Qui devo dimostrare tutto il mio valore e ho un obiettivo: smentire chi dice di me che sono sì un giocatore fortissimo, ma che non sono continuo. Il mio obiettivo in primis è ripagare questa società della fiducia che ha avuto in me e per farlo so di avere i mezzi per contribuire a raggiungere le posizioni nobili della classifica. E così, solo così, posso continuare a sognare“.
La diga è ormai tracimata e Dilernia è un fiume in piena.
“Il mio sogno è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a pallone. un sogno che nel corso degli anni è stato messo a dura prova, perché quando cresci in un ambiente come quello dell’Atalanta e improvvisamente ti ritrovi a giocare in Eccellenza, sfido chiunque a non avere una battuta d’arresto, soprattutto a questa età. Ma poi mi sono detto: molti dei miei compagni ce l’hanno fatta, perchè non io? Sono ancora giovane e posso ancora sognare e quando qualcuno ti mette a disposizione la possibilità di esprimerti, la fiammella si riaccende e la passione e la voglia di arrivare a conquistare grandi obiettivi ti scorrono adrenaliniche nelle vene“.
Lorenzo ha le idee chiare, ha ripreso con energia il suo percorso che riparte da Stresa. E’ un po’ come il suo idolo, Suarez, che magari non è velocissimo, ma è dotato di tecnica sopraffina.
“Caratterialmente sono una persona che pretende molto da se stessa e di riflesso mi aspetto la stessa cosa anche dalla squadra in cui gioco, mi piace lavorare in gruppo, con impegno ma anche con la giusta voglia di scherzare e divertirsi“.
Non ci resta che sederci alla foce del fiume, per osservare con quanta irruenza Dilernia arriverà a gettarsi nel mare.
#sepuoisognarlopuoifarlo
